La prima pagina di Google

Cosa compare nella prima pagina di Google?

La prima pagina di risultati Google viene visualizzata circa 5 miliardi di volte al giorno: mediamente, si stima una persona faccia circa 2 ricerche al giorno.  
Appena dopo la digitazione della chiave di ricerca, cioè della parola o frase che interessa, viene visualizzata la prima pagina dei risultati, che può presentare, in ordine sparso: annunci sponsorizzati, immagini, riquadri di testo, video, tutorial, riquadri con mappe geolocalizzate di attività, link a prodotti in vendita su e-commerce, link a siti pertinenti con la ricerca. In prima pagina i risultati compaiono sotto la sezione preimpostata  “Tutti”, cioè la sezione di Google che non divide i contenuti in base al loro tipo.


I link a siti pertinenti sono gli unici risultati sempre presenti: sono circa 10 per pagina. Questi risultati, chiamati organici, sono i risultati spontanei della ricerca, tirati fuori dal Web, da parte di Google, in base al credito e all’affidabilità dei siti attivi sulla rete.  
Gli annunci, possono essere uno soltanto o  più di uno, sono riconoscibili per la presenza di una piccola targhetta “Annuncio”. Rimandano a siti web che investono su determinate parole chiave e che quindi pagano il servizio specifico di Google (AdWords) per essere presenti in prima pagina per determinate ricerche.
I riquadri con prodotti in vendita sul web, sono anch’essi annunci sponsorizzati, e compaiono  se la chiave fa riferimento preciso a prodotti  commerciali che al momento sono in sponsorizzazione. C’è una chiara indicazione con la scritta grigia Sponsorizzato.
I riquadri con attività locali di vario genere, negozi, aziende, strutture ricettive, professionisti, sono legati alla presenza sul territorio di attività che rispondono alla chiave di ricerca; quindi qualsiasi attività che utilizza i servizi di Google Business - al momento gratuiti-, può comparire, se pertinente, in prima pagina , coi propri dati di contatto e mappa geolocalizzata.
Le immagini e i video, in caso di ricerca di una chiave che ha un particolare significato visuale, figurativo o artistico, possono comparire in alto o in fondo alla pagine, e rimandano alle sezioni dedicate “Google immagini”  e “Google video”.
Il riquadro di testo, detto snippet, può essere mostrato da Google quando la chiave di ricerca è una domanda esplicita, a cui il motore di ricerca cerca di dare una risposta sintetica, mettendola in evidenza in un riquadro grafico. Lo snippet viene creato se e quando il motore di ricerca trova una risposta sintetica che ritiene perfettamente calzante con la domanda.

Qual è la differenza tra il posizionamento organico e il posizionamento a pagamento?

Il posizionamento organico, cioè quello spontaneo di un sito, non ha un inizio né una durata definibile.
Un sito ottimizzato si può posizionare sulla  prima pagina di Google dopo un certo periodo dalla sua messa online e restarvi per un periodo indefinibile a priori. Questo processo non strettamente controllabile nel tempo è legato a una strategia SEO che richiede competenze tecniche specifiche, che prevede attività da svolgere sia sul sito vero e proprio che sul web, attraverso una strategia di link building.
In sintesi, un sito si posiziona bene quando il motore di ricerca lo ritiene affidabile dal punto di vista tecnico, ricco di contenuti di qualità, e trova una serie di connessioni al sito provenienti da siti a loro volta indicizzati e ritenuti validi.
Questo processo di posizionamento spontaneo può essere lento ma porta vantaggi a lungo termine ineguagliabili.

Il posizionamento a pagamento è invece un servizio offerto da Google che ha un prezzo, molto variabile in base alla popolarità della chiave ricercata. All’avvio della campagna sponsorizzata, il contenuto sponsorizzato compare in prima pagina, e vi resta per tutto il tempo per cui si continua a pagare. Allo spegnimento della campagna, il sito torna istantaneamente alla sua posizione organica.


Qual è la strategia migliore per comparire in prima pagina?

La strategia per posizionare il proprio sito in maniera organica o a pagamento tramite AdWords, va pianificata con attenzione insieme a un esperto SEO che effettui un’analisi dettagliata degli obiettivi a breve e lungo termine,
L’aspetto più complesso del lavoro di ottimizzazione per il  posizionamento organico è il tempo richiesto, e alcuni fattori non del tutto dipendenti dall’attività di SEO optimization.
Il risultato organico punta molto alla pertinenza del sito con la ricerca del cliente, e a presentare maggiormente i risultati che rispondono ad alti standard di usabilità e chiarezza; l’utente generico, interessato al prodotto o al servizio, è maggiormente soddisfatto dai risultati organici e tenderà a riconoscere e ricordare meglio un sito con tali caratteristiche. Questa scelta è più indicata per soggetti che desiderano affermare la propria presenza, che vogliono fare branding, che hanno necessità di consolidare la propria fama e di portare visitatori sul sito,  da fidelizzare nel tempo.
Il posizionamento a pagamento, invece, è più indicato per campagne di marketing, per puntare a vendite o visite al sito in determinati periodi e per determinate chiavi. Ovviamente il posizionamento a pagamento, andrebbe sempre affiancato da un lavoro di ottimizzazione del sito, che contribuisce parallelamente a far salire il livello di gradimento del sito anche nei periodi di campagna off.

Quali sono le caratteristiche dei siti che ottengono migliore indicizzazione?

Il motore di ricerca attraverso i suoi sistemi di scansione e analisi del Web cerca di posizionare in prima pagina tutti i risultati che presentano certe caratteristiche:

  • corrispondenza con la chiave di ricerca, cioè presenza della parola cercata nel titolo, nei primi paragrafi del testo
  • presenza di testo ben strutturato, cioè diviso in paragrafi, con una grafica leggibile, con elenchi puntati, parti di testo evidenziate in grassetto
  • prestazioni tecniche avanzate: velocità di caricamento, immagini ottimizzate per il web e quindi non eccessivamente pesanti, immagini pertinenti con la chiave di ricerca
  • aggiornamento frequente del sito e aggiunta costante di contenuti
  • facilità di navigazione, presenza di link sia interni che esterni al sito
  • una certa “popolarità”: quanto più popolare è un sito, una pagina o un documento, tanto maggiore si ritiene il valore dell’informazione presente in questi contenuti.

 

 

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